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Abbracciando il rumore della notte

04/10/2020
Abbracciando il rumore della notte

Questa poesia, è stata la prima che ho scritto (escludendo quelle dedicate a mia mamma quando ero piccola 😂).

La scrissi alle scuole superiori, uno dei periodi più solitari che ho trascorso. Ero in una classe formata per lo più da ragazze, e tra bullismo ed astio immotivato nei miei confronti, sono cresciuta guardando il mondo da una prospettiva diversa e lontana dalla loro “realtà”.

Abbracciando il rumore della notte

Ed è così che mi ritrovo nel tempo:

con un fare gentile guardo il mondo

che senza purezza ha tradito se stesso;

volo nel cielo delle illusioni,

allontanando i pensieri più glaciali

e tramando contro il vento delle menzogne.

Oh, cosa sarà mai successo?

Cosa mai può aver spinto questi

sguardi limpidi ad accecarsi di odio?

Leggo nel volto di chi mi parla

il vuoto che solo nei crateri

più grandi puoi trovare…

Il mio appello gridato nell’oscurità

non riesce a raggiungere il cuore della gente

o quel che ne rimane

ed è così, che abbracciando il rumore della notte,

mi perdo nella mia malinconia

senza alcuna risposta.

Ilaria Della Queva

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